- 22 Giugno 2022
- Posted by: Benedetta Mangione
- Categories: Politica, Salute

Il lungo periodo di pandemia, non ancora giunto al termine, ha messo a dura prova la sanità italiana, evidenziando le gravi problematiche e lacune all’interno del sistema.
È stata una sfida epocale che ha mostrato quanto sia necessario ripensare al SSN, avendo come obiettivo primario e urgente, la strutturazione di un sistema sanitario solido ed efficiente con un focus su alcuni principi fondamentali come l’universalità e l’accesso alle cure.
Le nuove esigenze hanno dato origine ad una diversa prospettiva che, da una parte applica tagli e riduzioni sugli sprechi ma riconosce un ruolo primario a nuovi investimenti, indispensabili per un paese in fase di crescita e sviluppo.
Proprio in questa prospettiva, il 28 ottobre 2021, il Consiglio dei ministri ha approvato la legge di Bilancio 2022, nella quale sono state confermate le aggiunte di 2 mld al Fondo Sanitario Nazionale, 1 mld e 850 mln destinati a farmaci e vaccini Covid, piani di stabilizzazione per precari assunti durante la fase di emergenza e aumento dei contratti di specializzazione per i medici.
Con l’Incremento del Fondo sanitario nazionale l’importo del finanziamento necessario alla sistema sanitario nazionale standard, viene portato a 124.061 mln per il 2022, a 126.061 mln per il 2023 ed a 128.061 mln per il 2024.
Parallelamente alle azioni attuate dal governo, interviene a sostegno anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La missione 6 “Salute” del PNRR, con un fondo previsto di 15,63 mld, ha l’obiettivo di intervenire proprio sulla struttura del sistema sanitario con una visione a tutto tondo, dando spazio a interventi sulla valorizzazione della territorialità delle cure, all’assistenza domiciliare, ad investimenti per l’innovazione e la trasformazione digitale, a nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato e all’attuazione di progetti dedicati alla formazione ed assunzione di personale specializzato.